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Un magico paese…San Sebastiano dei Marsi.

Questo paese di San Sebastiano, in un tempo remoto, contava diverse centinaia di abitanti. Era un piccolo borgo, ma vivo e operoso, dove fiorivano il commercio, l’agricoltura e l’allevamento del bestiame, con tanto di transumanza  verso la Puglia delle greggi e delle mandrie.I miei ricordi d’infanzia, naturalmente non arrivano fino a quel tempo, ma i più recenti sono vivi e precisi nella mia memoria. Infatti, trascorrevo con la mia famiglia gran parte delle vacanze estive dai nonni, partendo da Città S. Angelo, paese di residenza. Si viaggiava da Pescara col treno fino a Carrito Stazione, dove ci attendeva Domenico Pansa con la carrozza e la maestosa cavalla che doveva portarci fino a San Sebastiano.Il viaggio, quasi a passo d’uomo, durava fino a quasi tre ore, sotto l’impietoso sole d’agosto da cui ci si proteggeva con provvidenziali cappellini di cotone bianco, ricordo della colonia marina. A San Sebastiano le giornate trascorrevano serene, felici, fresche e piacevolmente affollate: parenti, amici conoscenti, operai e aiutanti frequentavano la “Casetta Berardini” dalla mattina alla sera, in una piacevole sensazione di calorosa accoglienza. Tra queste persone la più assidua era il signor Luigi Grassi, per tutti affettuosamente Luigino; la sua presenza era quasi quotidiana ma io, sempre con i giochi  della mia età, non mi interessavo molto ai colloqui degli adulti che duravano ore, alle volte anche animatamente dato il carattere “vivace” di mio nonno. Molti anni dopo, quando ero ormai grande, rividi il signor Luigino a San Seba-stiano. Mi salutò cordialmente, parlandomi quasi esclusivamente di mio nonno. Capii allora che l’affetto e la stima nei suoi riguardi erano rimasti immutati, velati solamente da quella malinconia che accompagna i sentimenti più cari che nascondiamo nel cuore.Seppi poi dai miei familiari del forte legame che unì queste due persone, tanto diverse per età e carattere, ma tanto simili per la fede e il rispetto dei valori umani. A volte mi chiedo quale origine abbia la fascinazione che sento per questo paese  e per la sua gente certo perché ha dato i natali a tre grandi personaggi che sono entrati  nella storia: il Grande Banchiere Michele, l’Imprenditore elettrico Don Tito e il grande Pianista, Musicista e Compositore M° Filippo che ancora oggi, con le loro gesta, danno lustro,  vanto e gloria… ma anche nei ricordi  e negli esempi che vengono da quel tempo lontano quando un affetto, un’amicizia, un accordo erano sugellati da una stretta di mano e  duravano tutta una vita.